Io sono uomo capace forse – Cristian Stratonie

“Il libro di Cristian si legge tutto d’un fiato; ed è difficile descrivere la sensazione finale: una miscela di tanti ingredienti che rivelano l’umanità nella sua più cruda complessità: drammaticità e speranza, contrasti che sfuggono alle semplificazioni riduttive che si celano dietro le “etichette” che tanto spesso ricevono i ragazzi autistici…” (dalla prefazione di Manolo Dominguez)

Cristian ha frequentato cinque anni di liceo e adesso frequenta due centri diurni fondamentali non solo per le sue autonomie ma che gli hanno permesso di fare delle belle amicizie e di innamorarsi per la prima volta. Nel 2016 il Dr. Paolo Greco gli ha impostato la cura del terreno e la Dott.ssa Monica Greco la riabilitazione Neuro psicofisica con regolari cicli di CRM terapia con tecnologia REAC.

Cristian è sempre più attento al mondo esterno, sempre più consapevole ed ha una voglia infinita di aiutare gli altri, di essere utile, di aprirsi al mondo. Grazie ai suoi scritti è possibile comprendere ciò che pensa, vive, desidera e sogna ed è emozionante essere riusciti a vivere queste sue condivisioni.

Nel 2017 Cristian chiudeva la prima parte del suo libro dicendo che voleva essere un grande scrittore. Titina, sua mamma, ci insegna che tante volte basta vivere con gratitudine affinché la vita ci dia ciò che desideriamo, attendendo semplicemente ciò che di meraviglioso può accadere. Due anni dopo, la Dottoressa Monica Greco, dimostrandogli grande stima e gratitudine, gli ha proposto di diventare autore di articoli mensili su www.Promosalus.it.
Tutto ciò ha portato alla realizzazione di uno dei sogni di Cristian, la pubblicazione del suo primo libro. Questo gli ha permesso di comprendere che tutto è possibile, che lui davvero potrà aiutare con le sue parole tanti bambini e ragazzi che come lui non hanno voce e che non bisogna mai fermarsi soltanto alle apparenze. La speranza è l’ultima a morire… e, anzi, va alimentata giorno dopo giorno.

***Questo libro è stato volutamente mantenuto intatto nel linguaggio peculiare di Cristian, nel rispetto della sua patologia, affinché il suo pensiero, tradotto in scrittura, possa giungere al lettore nella sua originalità e purezza.